#iorestoacasa

Nel nostro appartamento di 60 mq abbiamo fatto spazio a una mini-scrivania per evitare di ingombrare il tavolo da pranzo con computer, caricatori, tastiere e scartoffie. Il nuovo tavolino, come tutto quello che ora ospita, è stato pulito accuratamente prima di essere ammesso in casa.

Le pulizie, in questi giorni, ci fanno molta compagnia. L’igiene è fondamentale e il lato ulteriormente positivo è che le attività manuali aiutano a tenere occupata sia la nostra mente che i nostri figli: stiamo approfittando della permanenza casalinga per qualche lavatrice extra (il piumone leggero giaceva in attesa del suo turno da novembre dell’anno scorso) e per dedicarci alla cura di angoli normalmente ignorati come gli interruttori della luce, le maniglie delle porte, il telecomando, i telefoni cellulari…

Un altro fantastico modo di passare il tempo è cucinare. Di solito alla cucina dedichiamo pochi momenti liberi durante la settimana e qualcuno in più nel weekend, ma ora stiamo dando sfogo a tutto il nostro amore per l’arte culinaria e coinvolgendo i nostri familiari nella preparazione dei piatti che ci hanno insegnato le nostre nonne: gli gnocchi, le piadine, la torta di mele…i bambini più grandi partecipano entusiasti, quelli più piccoli beneficiano dei fantastici profumini che si diffondono per la casa. Condividere tanto tempo e poco spazio con tutta la famiglia non è sempre facile, ma stare insieme ricorda un po’ le vacanze e aiuta a tenere il cuore leggero.

Non siamo sempre tutti vicini, qualcuno deve ancora uscire per lavoro e allora abbiamo istituito dei protocolli di sicurezza rigidissimi per ridurre al minimo i rischi: fuori di casa il comportamento responsabile è la regola, mentre per rientrare è richiesto di spogliarsi completamente sulla soglia, lasciare i vestiti nell’angolo più lontano e correre a lavarsi le mani, il viso, la barba se presente.

Le giornate scorrono, anche se il calendario non ha proprio lo stesso peso di prima e a volte i giorni si confondono un po’. Prima o dopo cena riserviamo un momento agli amici e ai parenti: ci telefoniamo, videochiamiamo, condividiamo foto e racconti per ridere insieme, renderci partecipi di quello che succede e farci compagnia.

La sera prima di dormire, ogni tanto, tra le pieghe della stanchezza fa capolino la preoccupazione. Cerchiamo di accoglierla con dolcezza, con umanità, ricordandoci che stiamo facendo il possibile e che anche ora abbiamo molto per cui essere grati alla vita.

Stiamo imparando a stare tutti vicini, anche se siamo lontani, e a riconoscerci come uguali. Speriamo di non dimenticarcelo mai.

 

Photo by Ella Jardim on Unsplash

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